giovedì 15 marzo 2012

MADRI DI PICCOLE VITTIME DI ABUSO: DONNE CHE SOFFRONO TROPPO

tratto da Associazione Hansel e Greetel

MADRI DI PICCOLE VITTIME DI ABUSO: DONNE CHE SOFFRONO TROPPO
Madri di piccole vittime di abuso, travagliate dal conflitto tra credere e non credere
ad una verità troppo amara per essere vera;
madri che vorrebbero avere una bacchetta magica per cancellare pezzi della realtà e
della storia;
madri che aggiungono dolore al dolore perché questa bacchetta magica non c’è;
madri che non hanno potuto/voluto vedere e che ricordano con straziante
resistenza frammenti della percezione di un abuso che gli è passato sotto gli occhi;
madri destinate ad essere massacrate e crocifisse nel contesto giudiziario;
madri bambine che non vogliono crescere e fanno fatica a confrontarsi con i genitori
che le hanno infantilizzate;
madri schiacciate dal senso di colpa e dalla pretesa perfezionistica in base a cui
avrebbero dovuto controllare tutto;
madri all’opposto che minimizzano la propria responsabilità ed hanno fretta di
autoassolversi sulla scelta del partner perverso che hanno compiuto e che si è
rivelata fallimentare;
madri che non vogliono vedere fino in fondo gli effetti della mancata protezione nei
loro figli;
madri non allenate ad aprire gli occhi e ad aprire tutte le porte tenute chiuse dal
Barbablù di turno;
madri che hanno rimosso troppo e hanno idealizzato troppo il loro partner;
madri che hanno perso la speranza e vogliono mettere una pietra sopra al passato
ed anche al futuro;
madri che intendono chiudere definitivamente la loro esistenza all’incontro con il
maschile e con la sessualità, non accorgendosi di quanto le piccole vittime sperino
che la madre si riapra al mondo e all’incontro con gli affetti e con le relazioni;
madri, all’opposto, che ricercano nuovi partner, dopo quello abusante, senza
riflettere sulle proprie responsabilità, come se nulla fosse capitato, come ad
acquistare un altro biglietto della lotteria;
madri che non si rendono conto che il recupero dei loro figli passa anche attraverso
il recupero di una speranza e di un progetto;
madri che non riescono ad abbandonare la pretesa illusoria di un mondo giusto dove
certe cose non avrebbero dovuto succedere;
madri che si affidano all’attesa fideistica che prima o poi verrà fatta piena giustizia
indipendentemente dall’attivazione di scelte, attivazioni e strategie efficaci;
madri che fanno fatica a responsabilizzare i figli rispetto alle emozioni e ai ricordi di
cui i figli stessi sono portatori;
madri che non credono che la sofferenza è un’occasione da non perdere da parte
loro e da parte dei loro figli per crescere e per imparare a pensare e a parlare;
madri di piccole vittime di abuso: donne che soffrono troppo e che hanno bisogno
di essere accompagnate nell’elaborazione di quanto accaduto e di ricostruzione di
una fiducia nel futuro, loro e dei figli abusati.