lunedì 17 maggio 2010

PAS: un fantomatico mito


Il testo di una lettera inviata a una serie di Istituzioni in Argentina che si occupano del tema e problema degli abusi sessuali commessi su bambini: prendiamo esempio anche in Italia!

Stimati Colleghi,
da già troppi anni, assistiamo in silenzio alla costruzione di un mito teorico.
Un'invenzione generata per assistere genitori separati dai loro figli in divorzi controversi nei quali il padre era accusato di abusare del proprio figlio: la chiamata "sindrome di alienazione parentale" (SAP o PAS).
Gardner con i suoi libri, pubblicati da lui stesso, ha dato la possibilità a molti psicologi di dedicarsi a scrivere libri e dare conferenze, costruendo, con le loro repliche, "un mito", invece di dire chiaramente che si tratta di una sindrome inesistente che non può essere scientificamente riconosciuta, di una malattia che non può essere riconosciuta come tale.
Altri professionisti, ancor meno scrupulosi, hanno presentato la SAP in giudizi, in pubblicazioni, nei mezzi di divulgazione, come una "verità irrefutabile", anche se non risponde a nessuna verità scientifica accertabile e, quello che è peggiore, che contraddice tutto quello che fino ad oggi sappiamo circa la psicologia e la psichiatria infantile.
La SAP (o PAS) é usata per permettere le assoluzioni di prevaricatori di bambini ed i progetti di rivincolazione di prevaricatori con i loro figli; per creare associazioni che riuniscono genitori prevaricatori e si incaricano di diffondere la PAS come se fosse una verità scientifica.

L'assordante silenzio delle istituzioni che raggruppano professionisti della salute mentale, non prendendo posizione davanti a questa aberrazione pseudoscientífica, ha permesso la promozione di pubblicazioni aberranti così che centinaia di bambini sono stati abusati e vittimizzati un'altra volta.
L'abuso sessuale infantile ci aggredisce in una maniera insopportabile.
Inammissibile, impensabile! Come mi ha insegnato la mia cara Isabel Monzón, il peccato della buona gente è non riuscire a vedere il male dove c'é.
Sicuramente, quando no si é professionisti, la nostra prima reazione sarà quella di pensare: "questo non può essere possibile", "questo bambino sta inventando", "come questa persona tanto corretta può essere capace di... ".

Ma come professionisti non ignoriamo la perversione e sappiamo bene che è quasi impossibile che un bambino inventi un abuso sessuale dove non c'é stato; che madri e genitori non hanno la capacità di "alienare" i loro figli senza che questo diventi evidente.
Le testimonianze dei bambini abusati, vittimizzati più volte, non risultano credibili per molti giudici che, in molti casi, ignorano le perizie ed anche tutto ciò che é sostenuto dalla psicologia infantile e credono che i bambini mentono per una loro propensione a fabulare.

Dovrebbe essere nostro obbligo, come professionisti della salute mentale, contribuire alla formazione degli operatori, distruggendo miti, sostenendo con impegno ciò che le teorie ci hanno insegnato, non ammettendo che si continui a propagare una falsa "teoria", una falsa sindrome di una malattia inesistente.

Per questo motivo Vi sollecitiamo a diffondere e a far pubblica la vostra
posizione davanti alla PAS.

Dott.ssa Psicologa, Monica Laura Creus Ureta (Buenos Aries)

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi piace molto questo articolo e sono daccordo con quanto scritto un po cosi simpaticamente...togliamo i figli a chi li sa amare di piu e sa fare il genitore...perche appunto non lavoriamo ai casi con serieta e professionalita ma seguendo protocolli e non cercando di capire nemmeno leggendo la documentazione il caso che si affronta..e una vergogna e vi sono tanti casi in questa italia che ha una costituzione e si dice democratica di non rispetto ai diritti dei bambini e loro dignita e alla legge stessa che li dovrebbe tutelare